In un clima surreale da derby calcistico con imponente dispiego delle Forze dell'Ordine necessarie a garantire la sicurezza dello svolgimento dell'evento, sabato scorso, il generale Vannacci ha potuto presentare il suo libro "Il Mondo al Contrario". Un corteo di manifestanti con in mano bandiere rosse è rimasto fuori a cantare "bella ciao". Crediamo che già questa breve introduzione sia sufficiente a giustificare la scelta quanto mai azzeccata del titolo del libro più contestato dell'anno, appunto un Mondo al Contrario. Partiti politici, associazioni e sindacati di rappresentanza dei lavoratori (con la Cgil, anche Anpi, Unione Popolare, Legambiente, Rifondazione Comunista e Gd) si sono mobilitati per impedire la libertà di espressione ad un cittadino che non la pensa come loro. Fortunatamente, le pressioni politiche antecedenti l'evento, le interrogazioni parlamentari e le gravi accuse di razzismo mettendo vergognosamente in relazione il libro di Vannacci con l'orribile olocausto nazista, non sono bastate a far sì che fosse annullata la presentazione del libro. purtroppo, registriamo che la strumentalizzazione politica in Italia funge da censura e condanna inappellabile. Come ha ricordato ancora una volta il Generale durante l'incontro organizzato tra mille difficoltà dall'avvocato Carmela Federico, "sarei ben contento se invece di contestarmi là fuori accettassero il confronto democratico intervenendo alla mia presentazione. Mi sottoporrei ben volentieri alle loro osservazioni e, da persone civili e democratiche quali si definiscono, mi aspetterei che accettassero anche il mio punto di vista diverso dal loro."
Caro generale, ma così non sarebbe un Mondo al Contrario e anche il Tuo libro non avrebbe mai avuto tanto successo...
Tra una domanda e l'altra il generale ha avuto anche modo di parlare del nostro Comitato e questo, poiché eravamo presenti, ci ha fatto chiaramente piacere.
Ho assistito alla presentazione del libro ed ho apprezzato moltissimo l'educazione, la professionalità ed il rispetto verso le istituzioni dimostrate dall'autore Roberto Vannacci che seppur in borghese non ha mai, neanche per un momento, parlato di politica ma solo e soltanto degli argomenti contenuti nel suo libro. Mi è piaciuta l'organizzazione dell'evento, l'intervista, le risposte ed i chiarimenti dell'autore.
Non mi sembra elegante il continuo tentativo di alcuni politici di tirarlo per la giacchetta come non mi sembra corretto il tentativo di alcuni giornalisti (molti) di denigrarlo. Ma ciò che più mi addolora rectius disgusta, ma non mi sorprende, è il "fuoco amico" a cui è sottoposto il Generale. Certo visti i continui bagni di folla, il numero di copie…
Un piccolo esempio di "mondo contrario delle cimici rosse" come quelle che contestano a Massa il Generale Giusto; avete presente tutto il clamore (rosso) suscitato per l'incarcerazione con tanto di "guinzaglio" della "antifa" ilaria-salis? Quella che è andata a riempire di botte la gente che manifestava i propri ideali in dissenso dalla "cappa rossa plutocratica" in Ungheria, pensando di trovarci i soliti giudici komunisti pronti a difenderla come hanno sempre fatto qui in Italia quando si trattava di difendere a "costituzione-tratta" quelli che massacravano i post-missini ritenuti indegni del genere umano quindi "punibili con la morte di stato marxista-leninista-stalinista-impostaci" GIUSTIFICATI DAI PARTITI DI SINISTRA?.... Solo che in Ungheria ci ha trovato ORBAN questa volta! Eletto dalle persone NORMALI che vogliono,…
Fatta l'iscrizione e fatto anche il versamento, una conferma grazie
Tutti bravi a contestare, ma quando devono stare dalla parte delle persone voltano le spalle, sindacalisti corrotti, iscritti ai loro partiti solo per convenienza, scendono in piazza solo per cose estere non per quelle di casa nostra, avanti popolo alla stazione.........
Sempre la solita cricca di democratici a senso unico. Che schifo !!!